Oggi è il mio compleanno. Sono nato il 15 aprile 1987, e lo stesso giorno di 49 anni prima nasceva quella che a mio parere è stata la donna più bella del mondo tra gli anni ‘60 e ‘70; mi riferisco ovviamente a Claudia Cardinale.
Nel grande cinema italiano degli anni ‘60, la Cardinale incarnava l’ideale di bellezza femminile assoluta insieme a Sophia Loren e Gina Lollobrigida. Difficile dire che tra le tre sia stata l’attrice migliore, ma in fatto di bellezza non ho alcun dubbio. In quegli anni nessuna donna avrebbe mai potuto avvicinarsi alla divina bellezza di Claudia Cardinale.
Sono appassionato di cinema da quasi trent’anni, e in tutto questo tempo non ho mai avuto un vero e proprio punto di riferimento femminile o un’attrice preferita. Sono cresciuto col mito degli eroi silenziosi e tenebrosi, tra il Batman di Tim Burton e il pistolero senza nome di Clint Eastwood, tutto fuorché un mondo a tinte rosa. La prima volta che mi sono appassionato a un personaggio femminile credo sia stata nel 1992, quando insieme a mio padre vidi al cinema “Batman – il ritorno”. La Catwoman di Michelle Pfeiffer era un vero e proprio schianto; un trionfo di sensualità femminile e forte carica erotica (quest’ultimo aspetto l’avrei colto qualche anno più tardi, giustamente). Negli anni più recenti sono state due le attrici che hanno suscitato il mio interesse: Reese Whiterspoon, che trovo essere una delle donne più belle del cinema contemporaneo, e sebbene siano pochi i film memorabili, almeno un titolo bisogna menzionarlo: “Quando l’amore brucia l’anima”, biopic sulla vita di Johnny Cash nel quale l’attrice interpreta la compagna di vita e musa ispiratrice June Carter. Grazie a questo ruolo la Whiterspoon vinse l’Oscar come miglior attrice protagonista. Meritatissimo. L’altra attrice è la bellissima e sottovalutata Cybil Shepherd. Probabilmente il nome non suonerà molto familiare ai più, ma penso che molti di voi ricordino la bellissima protagonista femminile di cui si invaghisce Robert De Niro in “Taxi Driver”. Quella era lei. Tra i ruoli più significativi vanno ricordati l’esordio nel 1971, “ in “L’ultimo spettacolo” di Peter Bogdanovich, “Uno strano caso” dell’89, pellicola che lanciò Robert Downey Jr. e la serie tv autobiografica “Cybil” con la quale ottenne numerosi riconoscimenti.
Ma il mio riferimento italiano, anche se relegato quasi esclusivamente agli anni ‘60 e ‘70, è sicuramente Claudia Cardinale. Meno popolana delle “rivali” Loren e Lollobrigida, la Cardinale incarna sicuramente un ideale di bellezza magnetica ed eterea, quasi divina.
Ha lavorato con alcuni dei migliori registi italiani come Sergio Leone (C’era una volta il West), Mario Monicelli (I soliti ignoti), Federico Fellini ( ), Luchino Visconti (Il Gattopardo), Pietro Germi (Un maledetto imbroglio), Luigi Magni (Nell’anno del Signore) e Franco Zeffirelli (Gesù di Nazareth).
Ha preso parte anche ad alcune produzioni Hollywoodiane lavorando con grandi nomi quali John Wayne, Rita Hayworth, Peter Sellers e Tony Curtis, e produzioni francesi come “Il clan dei marsigliesi” nel quale recita insieme a Jean Paul Belmondo.

Per omaggiare questa splendida attrice nel giorno del suo 83esimo compleanno, voglio ricordarla in dieci ruoli memorabili. Non è facile scegliere solo dieci film tra gli oltre cento in cui ha recitato. Ho scelto quindi dieci film che ricordo con maggiore affetto, nei quali la sua figura risulta particolarmente memorabile, posizionandoli in ordine cronologico.

01

I soliti ignoti
Regia: Mario Monicelli
Con: Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Renato Salvatori, Totò, Claudia Cardinale
Produzione: Italia
Anno: 1958

Primo film italiano di Claudia Cardinale. È considerato all’unanimità uno dei capolavori del cinema italiano, grazie al quale si sviluppa in Italia un nuovo genere cinematografico. A rendere immortale questa pellicola è soprattutto il cast variegato, che vede protagonista un insolito Vittorio Gassman, fino a quel momento attore drammatico, affiancato dai fantastici Mastroianni e Totò, che stranamente non è protagonista ma ha un ruolo memorabile. La Cardinale interpreta Carmelina, sorella di “Ferribotte” (Tiberio Murgia) e fidanzata di Mario (Renato Salvatori).

02

La viaccia
Regia: Mauro Bolognini
Con: Jean-Paul Belmondo, Claudia Cardinale, Pietro Germi, Romolo Valli
Produzione: Italia, Francia
Anno: 1962

È il secondo dei quattro film che girerà insieme al regista Mauro Bolognini, e probabilmente il migliore. È anche il film che le fece conoscere l’attore francese Jean-Paul Belmondo, con il quale girerà l’anno dopo “Cartouche” il film che la rese popolare in Francia. In quel periodo i due ebbero una storia d’amore.
Qui l’attrice interpreta Bianca, prostituta di cui si innamora Amerigo (Belmondo) giunto a Firenze per motivi di studio ospitato dal fratello Ferdinando.

03

Il Gattopardo
Regia: Luchino Visconti
Con: Burt Lancaster, Alain Delon, Claudia Cardinale, Paolo Stoppa, Romolo Valli
Produzione: Italia, Francia
Anno: 1963

Maestoso affresco del Risorgimento italiano firmato dal grande regista Visconti. Fu un enorme successo al botteghino italiano, risultando ad oggi il nono film italiano più visto di sempre. Ma il mancato successo negli Stati Uniti non permise alla pellicola di rientrare nelle spese di produzione, che per via del cast stellare e la ricostruzione accurata, furono alquanto ingenti.
Claudia Cardinale interpreta Angelica Sedara, figlia di don. Calogero Sedara (Paolo Stoppa), della quale si innamora il principe Fabrizio Corbera (Burt Lancaster), che infine sposerà.

04

La Pantera Rosa
(The Pink Panther)
Regia: Blake Edwards
Con: Peter Sellers, David Niven, Robert Wagner, Claudia Cardinale
Produzione: USA
Anno: 1963

Primo episodio della prolifica e qualitativamente altalenante serie con protagonista l’ispettore Clouseau di Peter Sellers. La pellicola di Blake Edwards diventa un riferimento comico per spettatori di tutte le età, e consegna alla storia uno dei personaggi più divertenti della storia del cinema nel quale tuttavia Peter Sellers rischierà di rimanere intrappolato.
La Cardinale interpreta la bellissima principessa Dala, che da piccola riceva dal padre un enorme diamante, la Pantera Rosa. L’attrice tornerà nel disastroso ultimo capitolo della saga (senza contare i due remake) uscito nel 1993 “Il figlio della Pantera Rosa”, nel ruolo della madre del protagonista Roberto Benigni, figlio illegittimo di Clouseau.

05

Il circo e la sua grande avventura
(Circus World)
Regia: Henry Hathaway
Con: John Wayne, Claudia Cardinale, Rita Hayworth
Produzione: USA
Anno: 1964

Non è uno dei titoli più noti né della Cardinale, né dell’attore protagonista John Wayne questa volta lontano dai panni a lui più congeniali del cowboy. Tuttavia il film è un avvincente affresco di un’epopea circense, ben girata e con un’ottima scenografia, che rende la visione molto piacevole. Forse l’eccessiva durata rende il film poco fluido, ma vale la pena vederlo. Qui la Cardinale interpreta la figlia trapezista di John Wayne, desiderosa di incontrare la madre (interpretata da Rita Hayworth) dal quale il padre si era separato tempo prima.

06

I professionisti
(The Professionals)
Regia: Richard Brooks
Con: Burt Lancaster, Lee Marvin, Claudia Cardinale, Jack Palance
Produzione: USA
Anno: 1966

Ambientato in epoca post frontiera, è considerato il miglior western di Richard Brooks, che aveva già bazzicato nel genere nel 1956 con “L’ultima caccia”, e più avanti nel 1975 con “Stringi i denti e vai”. Claudia Cardinale, qui insieme a uno strepitoso cast maschile, è Maria, moglie di un milionario rapita dal rivoluzionario messicano Raza (Jack Palance). Bellissimi i dialoghi scritti dallo stesso Brooks.

07

C’era una volta il West
Regia: Sergio Leone
Con: Claudia Cardinale, Henry Fonda, Jason Robards, Charles Bronson
Produzione: Italia
Anno: 1968

Un capolavoro immortale. Indubbiamente il più bel film della vasta filmografia di Claudia Cardinale. Il cast maschile è stellare; Charles Bronson nei panni del silenzioso “Armonica” in cerca di vendetta, Henry Fonda negli inediti panni del cattivo e Jason Robards bandito coi dialoghi più belli del film. Basta però l’immortale scena in cui la Cardinale si affaccia dal treno mostrandosi in tutto il suo splendore, per renderla protagonista assoluta della pellicola.
La colonna sonora di Ennio Morricone in sottofondo rende il tutto ancora più memorabile.

08

Nell’anno del Signore
Regia: Luigi Magni
Con: Nino Manfredi, Enrico Maria Salerno, Claudia Cardinale, Robert Hossein, Ugo Tognazzi
Produzione: Italia, Francia
Anno: 1969

Claudia Cardinale è Giuditta, umile ragazza ebrea amante del ciabattino Cornacchia, interpretato da Nino Manfredi. I due insieme cercheranno di salvare dalla ghigliottina due carbonari accusati di tentato omicidio nella Roma papalina del 1825.
Punto di forza del film è la colonna sonora di Trovajoli e il ricco cast.

09

Le pistolere
Regia: Christian-Jaque
Con: Claudia Cardinale, Brigitte Bardot, Michael J. Pollard
Produzione: Francia, Italia, Spagna, Regno Unito
Anno: 1971

Qui la Cardinale condivide la scena con Brigitte Bardot, icona di bellezza francese. La prima interpreta lo sceriffo della città di Bougival Junction, Texas, e la seconda è la figlia più grande di un fuorilegge morto impiccato. Le due all’inizio si fanno la guerra, ma quando finiscono entrambe in prigione, faranno squadra per vendicarsi degli uomini della città.
Western insolito, ma divertente che (inutile dirlo) si lascia guardare per la bellezza delle due protagoniste, particolarmente sexy e seducenti in abiti da cowgirls.

10

Fitzcarraldo
Regia: Werner Herzog
Con: Klaus Kinski, Claudia Cardinale, José Lewgoy
Produzione: Germania
Anno: 1982

“Guardi, non sarà una passeggiata… al contrario: sarà un’avventura. Ci pensi bene”. Con queste parole il regista tedesco Werner Herzog stipulò il contratto insieme a Claudia Cardinale, convincendola a partecipare al film che sognava per ammirazione verso il cinema che l’attrice aveva fatto con i Grandi Maestri. E in effetti fu un’avventura, a tratti tragica. “Fitzcarraldo” è passato alla storia, più per le disgrazie che lo videro protagonista che non per il film in sé. La sua lavorazione travagliata è stata raccontata nel documentario “Burden of Dreams” e nel libro autobiografico di Werner Herzog. La storia si ispira in parte alla vita del peruviano Carlos Fitzcarrald, che come il protagonista fece davvero issare una nave in cima a una montagna. Claudia Cardinale interpreta Molly, amante di Fitzcarrald e proprietaria di un bordello. Questo è probabilmente l’ultimo grande film dell’attrice.

Sicuramente dieci titoli non sono abbastanza, ma personalmente mi è bastato citare questa decina di gioielli del cinema per capire quanto sia stato magico e prolifico il ventennio che vide Claudia Cardinale protagonista di un’epoca che non tornerà mai più. Se è vero che il giorno del compleanno rappresenta un momento di bilanci e riflessioni, allora mi immagino Claudia Cardinale seduta su una sedia circondata dai suoi cari, con quel sorriso dalla bellezza immutata e nello sguardo quella luce che contiene in sé i momenti più belli del cinema italiano. Quella ragazza che scendeva dal treno, accompagnata dalle note di Ennio Morricone, ci ha insegnato, e continuerà a insegnare nei decenni a venire, quanto sia magico il mondo del cinema.

Tanti auguri, Claudia. (E tanti auguri anche a me).